Per prima cosa, cavalca Garuda. Ascoltane le fusa, assecondane l’equilibrio, facci un po’ di chilometri, magari di notte. Arrivato alla meta, conta i ticchettii del motore caldo, sgranchisciti e fai una rapida conta degli indizi che la moto ti ha dato. Domani tirerai e ingrasserai la catena, e controllerai la pressione delle gomme. I freni vanno bene, il motore placido e affidabile sta e domenica ti porterà a vedere uno spettacolo unico al mondo, e ti aspetterà paziente, mentre consumerai il tuo pasto umbro.
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