Pierpaolo Pasolini è morto, risparmiandosi lo scempio che stiamo vivendo. La bellezza che scompare, il conformismo gianesco che vuole che si facciano pompini al capoufficio sposato senza sbagliare i congiuntivi. L’arrivismo americanista spogliato della meritocrazia. Le mamme che truccano le figlie per far fare loro bella figura al provino. E tutto questo in maniera assolutamente trasversale, senza distinzioni di censo, estrazione o classe. Tutti parlano la stessa lingua, quasi tutti hanno gli stessi desideri, indotti dal martellamento turbocapitalista. Si salvano solo i ricchissimi, perché i poverissimi al momento non hanno più via di fuga. Una volta ce l’avevano, ed erano i diseredati di Pasolini, appunto, con le loro facce idiote, la loro innocenza violata e il loro universo fatto di espedienti: la ricerca, magari poco convinta, di un riscatto. Oggi stanno attaccati ai gratta e vinci.
Ci svegliamo dal torpore domandandoci come sia possibile che ci sia una storia di prostituzione minorile ai Parioli. Esterrefatti.
-“Possibile mai che con tutti i siòrdi che girano a Parioli…”
-“Capisco nelle borgate, ma ai Parioli… con tutti quei siòrdi…”
Il deserto valoriale è il problema. L’assenza di qualsiasi questione morale presentata con la rigidità dovuta a qualsiasi convenzione. E’ Berlusconi che si fa Ruby, ma è anche il sinistrismo padronale gestito con la tattica del muro di gomma. Non si può pretendere che i ragazzi trovino una strada corretta se non si offre loro una geografia di valori. Noi (voi!) gli avete messo davanti una strada costellata di pericoli, dipingendogliela come un sentiero delle fate. Voi camminate con i vostri figli mano nella mano in mezzo a tutto questo. Se un professore mette un brutto voto, è colpa del professore. Se fa a cazzotti con un altro bambino è stato provocato. Se risponde maleducatamente ad un adulto, “è solo un ragazzo”.
E quando vi svegliate? Non quando vostra figlia fa gli spettacolini porno davanti alla webcam per venti euro di ricarica telefonica, ma quando finisce sui giornali. Non quando vostro il vostro figlio bullo ruba i soldi ai compagni di scuola, ma quando vi dovete sobbarcare le spese di disintossicazione dalla cocaina.
I valori sono importanti, perché da un lato offrono un modello di organizzazione sociale, dall’altro la loro schematicità li rende sovvertibili. Nella società liquida questo non accade, perché i valori prendono la forma del pensiero corrente, che cambia insieme alla moda del momento. Volatile. Futile. Inutile. La perfezione del controllo.
E da tutto questo non vedo come si possa tornare indietro.
Il mito ci insegna che Orfeo è tornato dagli inferi, anche se si è voltato indietro, perdendo Euridice.
La contemporaneità ci insegna che Orfeo, una volta negli inferi, ha preferito andare a puttane, e ‘sticazzi de Euridice.
Le bastino gli alimenti.
Meno male che Pasolini è morto.
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