Frustrato e indebolito da una dieta necessaria, intorpidito dalla brevità improvvisa delle giornate, e in attesa di prove a due batterie che si preannunciano impegnative, decido –
a seguito dell’upgrade dei miei iCazzi a iOS 8.1 tutto sommato indolore – di avventurarmi nel passaggio all’ultima release di OS X.
Come prima cosa, leggo le recensioni: per un nerd stipendiato da Cupertino entusiasta ci sono circa 20 utenti incazzati come aspidi, l’opinione dei quali sfuma dal “potevo surfare su Youporn come sempre, invece di sbollire la fattanza con manie da geek” a “regà, ma con time machine posso tornare indietro” all’asciutta semplicità minimalista del più classico dei porchiddii. Mare magnum del web, NUN te temo. Passo alla seconda operazione preliminare, cioè la raccolta informazioni sui requisiti di sistema. Il mio Mac è un discreto mostro, ma l’HD è in sofferenza già da un po’ e devo liberare spazio. Userò CleanMyMac, universalmente consigliato. 39€ di licenza? Per un solo utilizzo??
Apro TOR e comincio a cercare una versione pirata. Dopo aver contratto 15 Virus e collezionato una dozzina di denunce della polizia postale, trovo una versione paleolitica (che smetterà di funzionare a Upgrade avvenuto) con cui libero ben 14 giga di spazio. Mecojoni. Capace che lo comprerò.
Con i fremiti del l’adolescente davanti alla sua prima fica, faccio partire il download.
4 ore, e ho Fastweb. Poi parte l’installazione. ‘N’antra ora. Poi la codifica FileVault. Ci vorrà tutta la notte, ma nel frattempo il Mac è utilizzabile. È buio, devo andare. II tempo di un paio di valutazioni; la prima è che vabbeh che Jobs vedeva di buon occhio chi avesse provato l’LSD, ma forse Ive avrebbe potuto assumere roba più tranquilla. I colori sembrano usciti dalla cover di Yellow Submarine, il nuovo Spotlight apre una barra di ricerca enorme al centro della pagina e il nuovo look 2D fa il verso a Windows 8.1. Della serie, il mondo al contrario. Al momento la killer feature sembra essere la possibilità di rispondere al telefono mediante computer. Chi ti chiama sente di merda, ma tu hai un motivo in meno per alzare il tuo enorme culo dalla sedia. La velocità è più o meno la stessa, l’unico programma che ho dovuto reinstallare è stato il PGP e non ho avuto – per ora – alcun malfunzionamento. La mattina dopo il Mac è pronto. Anzi, no. Deve aggiornare: iMovie, GarageBand, Numbers, Pages, Keynote, è un numero imprecisato di drivers e affini.
Dopo una seconda infornata di informazioni, ho deselezionato tra le impostazioni tutte quelle oscure checkboxes che trasmettono i cazzi miei alla Apple (che giura e spergiura che non se ne fa niente, e allora dico io, che te le pigli a fare – come l’impronta del pollice sull’iphone5s, che aspettatemi che lo sto a comprà). Tutte cose che avevo accettato in sede di stipula all’installazione (I agree).
Beh, tra un po’ comincerò a lavorare. Mi riservo gli improperi in un secondo post.
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