Eccoci. Dopo la fine di un periodo molto complicato (la discussione della tesi di dottorato; la chiusura de “Il Sangue di Trilussa” e relativa prossima pubblicazione e del periodo di convivenza con Moneti, che si è protratto per anni), ora si apre una nuova fase, che si preannuncia complicata assai. Anzitutto, la promozione del libro, che dovrebbe uscire tra qualche giorno: ci sarà da pianificare, organizzare e portare a compimento una serie di eventi, e sospetto che gran parte del lavoro dovrò gestirmelo in prima persona. Poi, il lavoro su “The Flood of Fire”: l’ultimo capitolo della Trilogia di Amitav Ghosh su cui ho centrato la mia tesi di dottorato esce in inglese tra oggi e domani, e Amazon me lo spedirà – se riuscirò a caricare la mia postepay per tempo, dato che una mail mi ha avvisato di controllare il titolo di pagamento del pre-ordine; è evidente che – in Italia – dovrò essere il primo ad occuparmene. Infine, Last but not Least, il lavoro che mi accingo a fare. Ho cominciato a scrivere il seguito del Sangue, ma non sono certo che avrà la priorità; molto dipenderà dalla fortuna che riscuoterà il libro; cionondimeno, sto impostando il lavoro di ricerca per una biografia che ho rimandato troppo a lungo, e su cui ho deciso di investire gran parte delle mie energie. Appena il libro sarà uscito, su queste pagine farò scattare la madre di tutte le domande:
“Scrivere o non scrivere il seguito de Il Sangue di Trilussa“?
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