Cari Sanguinari, Buongiorno.
Come promesso (e – ovviamente – in solenne ritardo) ecco i risultati del penultimo giro di #16esimi per stabilire i personaggi che proseguiranno la loro esistenza letteraria grazie al vostro voto, ben coadiuvato da una pecionatissima campagna promozionale autopromossa, ruffiana quanto basta. E dopo questo rigurgito di verità non richiesta, i dati:
Cibello, l’orrendo fascista sostenitore di un Pirozzi lanciato nell’agone politico cittadino, finisce qui. Cede il passo alla sua nemesi, Gorilla. Chi conosce la vicenda di Gorilla (che non spoilero qui) stia tranquillo. Nell’universo narrativo è possibile qualsiasi cosa. Mi piace per questo.
In seconda battuta, salutiamo Bernardo. In effetti ha già dato, e può quantomeno prendersi una bella pausa. Prosegue invece il nostro buon Fabiano. Prima di tutto perché è laziale, e tanto basterebbe; ma aggiungendo motivi superflui, posso dire come mi sia stato fatto rilevare da più parti quanto il personaggio meriti un approfondimento. Oppure che è proprio la sua voce, quella di un laziale di sinistra (un ossimoro incarnato, secondo la vulgata) quella più adatta a collegare i pezzi di storie strampalate e amorali che animano la Roma dei miei romanzi. Sta di fatto che è il vostro voto che ha deciso, e io me ne faccio una ragione. Ora, come anticipato, l’ultima mandata di #16esimi!
Partiamo soft: la prima scelta è da operarsi tra il discreto e invisibile agente Lantana e il vessatissimo idraulico Pino. Due comprimari, che potrebbero avere degli sviluppi inattesi (persino da me).
La seconda scelta, invece, è durissima. Dovete gettare giù dalla rupe uno tra il criminologo Francesco De Biasi e l’attrice Livia Sodano Steinbeck.
È bene che sappiate che – personalmente – avevo già cassato il buon De Biasi. Se lo metto in ballo è perché sono un debole, e cedo alle osservazioni su di lui che mi hanno fatto alcuni (sì, più di uno) affezionati lettori.
Le modalità sono le solite: votate su Twitter cliccando sui link che incollo qui sotto (funzionano con gli Smartphone e i tablet almeno di seconda generazione, e non da tutti i computer), oppure commentando in maniera caotica e non alfabetizzata ovunque vi venga in mente. Tanto ci ho rinunciato.
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