Ho cominciato a scrivere la mia Tesi di Laurea.
Una catastrofe. Migliaia di morti nelle zone più povere del pianeta. Onde giganti che devastano Asia e Africa. Economie in ginocchio. Piogge torrenziali dall’altro capo del mondo. Centrali nucleari a rischio di disastro. Sarno trema sotto una pioggia battente, mentre la maledetta montagna incombe.
L’asse polare della terra si è spostato di qualche grado, e l’isola di Sumatra si è spostata di trenta metri.
Le onde sono state provocate da un terremoto che ha avuto epicentro in fondo all’Oceano Indiano, vicino alle Andamane.una successione di tre Tsunami alte una ventina di metri che si sono abbattute sulle coste a circa 500 km all’ora hanno creato il disastro. Gravissima la situazione in Asia, dove è prevista la necessità di aiuti internazionali per molti anni, ma anche l’Africa è stata in qualche modo colpita, seppure in maniera molto meno grave. Questo a fare intendere bene la portata della catastrofe.
Da noi piove, e ci sarà da vedere le conseguenze nel medio periodo. C’è una teoria scientifica che fa discendere le epidemie di Peste nel Medioevo dalle mutate condizioni climatiche del pianeta in seguito ad un eruzione nel Pacifico del X secolo. Il raffreddamento delle temperature avrebbe reso ideale l’ambiente riproduttivo del batterio responsabile della peste, con conseguenti epidemie. Oggi, d’altra parte, l’OMS ci avverte del rischio colera in Asia.
Questo 28 dicembre sarà da ricordare, per poter spiegare diverse cose che ci aspettano. E non saranno belle, c’è da scommetterci. Un po’ come il 4 settembre a Beslan, in Ossezia. Ci sono date che non vanno dimenticate, 11 settembre a parte.
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