La cadenza delle notizie date dal sottoscritto rispecchia la pigrizia mentale e l’accidia cronica pervedenti quest’ultimo.
Il bizantinismo e l’astrusità della lingua scritta in queste poche righe seguono un preciso disegno estetico, orientato al decandentismo e alla scarsa fiducia nel futuro.
Ma ora basta. Non sono mai stato un grafomane, e i miei pensieri sono sempre stati semplici e modulari, piuttosto che complessi e organici. Il mondo Internet mi sbatte fuori strada a sportellate, un po’ come Vale a Gibernau: con forza e pochi scrupoli. Non c’è spazio per quelli come me, nell’etere?
Io decido di rientrare, e far saltare tutti gli schemi, se necessario.
Un po’ come quelli che, quando stanno perdendo, lanciano in aria la scacchiera, decido di cancellare i sensi di colpa dettati dalla scarsa prolificità. Decido di NON levare il link a Clarence dal mio sito personale, e di assumermi tutte le responsabilità di un blog poco aggiornato e un po’ abbandonato a sè stesso. Non importa se la mia immagine cibernetica risulti essere lenta, pigra e arruffona. Questo è il mio senso, adesso. In carne e bytes.
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