E’ sera, anche se sono solo le cinque del pomeriggio. Ho appena sostenuto un concorso preso un ente pubblico. Il primo andò malissimo. Questo è andato male. Un miglioramento c’è stato. Non so se basterà a salvare l’onore mio, ma quello di chi mi ha aiutato è al sicuro.
Penso a Saturno, alle scelte che mi aspettano, e a tutto quanto mi sarà riservato nei prossimi due anni. Penso che quando si apre il famoso portone, spesso non ce ne acorgiamo. Ora cambieranno le priorità, e laddove la casa era pratico fondamento del futuro, ora diventa abitazione mistica, interiore. Diventa il corpo, la salus mentis. Diventa voglia di riscatto intellettuale. Ho bisogno di elevarmi al di sopra di tutto ciò che è stato, di scoprire che il mondo è un posto meraviglioso in cui vivere e confrontarsi. Ho necessità di evocare l’altro me, di dargli dignità e forza.
Abbiamo riso e scherzato. Ora è tempo di farla finita con le cazzate. é ora di tirare fuori tutto e rimuovere l’ostacolo di sempre, facendone trampolino per l’espansione di Sè. Addio, belli di casa
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