Questa è una storia vera, di cui non ho trovato menzione alcuna sui giornali. Gira per Roma un ipnotista, che deruba le proprie vittime con una facilità disarmante. L. B., casalinga, è stata fermata in zona Cassia da un signore, elegantemente vestito e dai modi ben educati. Le ha chiesto prima un’informazione su una via dei dintorni, cui L.B. non ha saputo rispondere, poi 3800€ in contanti. Accompagnata alla banca dall’elegante signore, L. ha chiesto al direttore un anticipo di quei soldi, non direttamente disponibili sul proprio conto. Ottenutili, li ha consegnati all’ignoto accompagnatore che se n’è andato ringraziando. P.C., Infermiera, è stata invece adescata in zona Appio Latino, dove “un signore ben vestito ed educato” le ha domandato dove stesse la sede della Confcommercio di zona, ottenendo risposta negativa. Quindi le ha chiesto quanto avesse nel portafoglio, ottenendo da P. tutto il denaro che portava appresso, circa 90€. Il misterioso ipnotista ha poi chiesto alla vittima se avesse avuto il bancomat con se; al no di P.C. ha salutato e se n’è andato. Tutte e due le vittime hanno memoria di tutto quanto è accaduto, compresa la faccia del truffatore. Nessuna però si è presa la briga di prendere numeri di targa o di chiedere il nome dell'”ipnotizzatore misterioso”, poiché – raccontano – “sembrava perfettamente normale e dovuto l’assecondare la richiesta”. Regolari denunce per truffa e plagio (contro ignoti) sono state intentate presso i Carabinieri.
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