Gli Incubi.
L’incubo è maledetto, perché scavalca tutte le dighe che la nostra coscienza frappone tra le nostre paure e il mondo che ci circonda. Così succede che a volte uno va a dormire, e si trova assediato dalle situazioni più temute; prova in maniera profonda tutte quelle situazioni per cui, in stato di veglia, lavora alacremente al fine di evitarle. Quando ciò accade, lo sfigato in questione si sveglia, e si trova a fare i conti con le riflessioni arrivate assieme al sogno. Non è bello. Forse sarà costruttivo. Insegnerà ad elaborare lutti. Permetterà una crescita più equilibrata. Forgerà il carattere in senso più nobile. Però -cazzo – è brutto assai. Lascia per tutto il giorno l’agghiacciante sensazione di camminare continuamente su un diaframma di pietra lavica sottile come un wafer, sospeso sopra un abisso. Ma poi ti rendi conto che l’incubo vero è cominciato appena, perché ti accorgi che manca qualcuno, quel qualcuno che sai che c’è sempre. E tutto il peso di quel vuoto – certi vuoti assoluti pesano anche in fisica – ricade sulle tue spalle. Forse sarà costruttivo. Insegnerà ad elaborare lutti. Permetterà una crescita più equilibrata. Forgerà il carattere in senso più nobile. Forse.
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